
10 luglio 2021
Ogni qualvolta ci sarà una classe politica che impedirà – siano di fatto uscite di partito, comunicati o proposte di legge – ai cittadini di esprimere il proprio libero pensiero il credo e le opinioni, anche qualora le istituzioni abbiano una nomenclatura democratica, non avrà più nulla di tutto ciò e si avrà una connotazione molto simile ad un regime;
piacendo o non piacendo alle forze politiche del momento o alle più alte cariche della Repubblica.
Lì dove il ddl Zan agli articoli 4 e 7 lede il diritto alla libertà di espressione –art.21 della Costituzione– , alla libertà dei docenti nell’insegnamento –art. 33 della Costituzione– , alla libertà di educazione della prole (art.30 Cost.), è un progetto di legge che Viola principi costituzionali.
Altra cosa, è la libertà di scelta educativa che spetta ai genitori, non alla Chiesa né allo Stato –ex art.30 della Costituzione– ed ognuno di Voi, credo, lo sappia perfettamente.
In ogni caso, nel volere tutelare alcuni individui non possiamo calpestare altri se non vogliamo calpestare uno dei principi fondamentali -art.2 della Costituzione-.
Ricordiamo inoltre che la libertà del singolo non può essere negata, che la diffamazione e la violenza verbale sono già codificate dal nostro sistema penale.